Massimo Mercati
Massimo Mercati
Amministratore Delegato Aboca
Aboca è una healthcare company italiana che da 40 anni sviluppa prodotti totalmente naturali allo scopo di tutelare e migliorare la salute delle persone. Ho detto bene?
Sì, il nostro obiettivo è sempre stato questo, fin dalla fine degli anni ’70. Ricercare nella complessità della natura soluzioni per la salute delle persone. Sono sempre stato convinto del fatto che l’uomo potrà, se vorrà, trovare in natura i rimedi a tutti i suoi mali.
Si potrebbe anche dire che Aboca realizza con tecniche moderne quello che facevano le nostre nonne: usare rimedi naturali contro i vari malanni di cui si dovevano occupare. Quanto è rimasto in Aboca di quei gesti?
Direi che siamo “innovatori per tradizione”. Tutto quello che serve esiste già in natura. Si tratta solo di trovarlo, di combinarlo nel modo giusto, di trattarlo, di conservarlo applicando tutta la conoscenza di passato e presente. L’uomo si è sempre curato con le piante medicinali, così è stato praticamente fino all’800, fino all’avvento della chimica industriale. Oggi, grazie alla scienza e alle tecnologie più avanzate, possiamo tornare a studiare la natura: guardando con occhi nuovi quel che era stato troppo frettolosamente etichettato come superato.
La difficoltà di definire Aboca in una breve intervista è legata al numero altissimo di cose che fate, soprattutto nella diffusione culturale dei principi di benessere derivate dalle piante medicinali. Agricoltura, ricerca, libri, addirittura un museo?
Per noi la ricerca è la base di tutto. Oltre 100 persone in azienda sono impegnate in attività di ricerca, che vanno dalle scienze omiche alla bioinformatica, dalla ricerca clinica a quella botanica. Ma come diceva, la conoscenza passa anche per la ricerca storica, dallo studio di tradizioni antiche che ancora oggi possono insegnarci molto. Per questo abbiamo aperto Aboca Museum, la Bibliotheca Antiqua in cui raccogliamo antichi erbari e ricettari, e la casa editrice Aboca Edizioni.
Impossibile elencare tutti i vostri prodotti per motivi di spazio e di tempo. Ma è con i vostri prodotti che siete diventati un family brand per tutti gli italiani. Una curiosità: qual è il più utilizzato?
Il prodotto senz’altro più utilizzato è il Grintuss, che ha rivoluzionato in Italia e in molti paesi europei il modo di trattare la tosse. È un prodotto a base di miele e complessi molecolari vegetali che svolge un’azione protettiva e di conseguenza lenitiva delle prime vie aeree. Agisce sulla tosse secca contrastando l’irritazione della mucosa e sulla tosse grassa favorendo l’idratazione e l’eliminazione del muco. Ma ci sono molti prodotti, come NeoBianacid, Sollievo e Metarecod, che hanno posizioni di primissimo piano nel mercato dei gastrointestinali e dell’area metabolica.
Aboca è partita dalla tradizione e dalla natura per arrivare ad un modello di cura innovativa e scientificamente avanzata. Qual è il rapporto dell’azienda con la tecnologia e come l’innovazione digitale impatta sull’azienda?
Nei nostri laboratori oggi utilizziamo tecniche avanzate e innovative per comprendere le sostanze vegetali e la loro complessità, il modo in cui interagiscono con l’organismo umano. In particolare, ci avvaliamo delle scienze omiche (genomica, metabolomica, trascrittomica e proteomica) e anche di tecnologie informatiche e di innovazioni in ambito produttivo.
Il vostro nome è il nome del territorio in cui siete nati e da cui ancora oggi operate. Qual è lo scambio di valori tra l’azienda e l’ambiente che la ospita?
Aboca è il nome di una località sulle colline di Sansepolcro, in Valtiberina, che è stato il luogo in cui ho avviato l’azienda presso una tenuta di famiglia, dove ancora oggi è la nostra sede direzionale. La nostra vallata, che è un crocevia tra Toscana, Umbria, Marche e Romagna, è anche una terra dal marcato genius loci. È la terra di Piero della Francesca e di Fra Luca Pacioli, una terra che ha dato i natali a grandi innovatori, studiosi della natura, matematici, pittori che hanno rivoluzionato la prospettiva con cui osservare e conoscere il mondo.
Aboca è una società benefit certificata b corp. In termini pragmatici cosa significa?
Con il passaggio a Società Benefit e con la certificazione B Corp abbiamo “ufficializzato” quel che già facevamo e in cui credevamo, ovvero che il profitto dell’azienda non può prescindere dal benessere della società e dell’ambiente. In concreto significa darsi degli obiettivi di bene comune e impegnarsi a mantenerli. Ci sono parametri stringenti da rispettare, e tutta l’azienda concorre al raggiungimento di un profitto che non è solo economico.
Prendersi cura delle persone è un atto fondamentale che vale evidentemente anche per tutte quelle figure professionali che lavorano con voi. Quanto Enpaia partecipa a questa cura?
A volte può sembrare retorico, ma Aboca è una grande famiglia. Oggi è molto cresciuta, perché l’impresa che ha avviato mio padre nel 1978 è arrivata a contare più di 1600 dipendenti. In una famiglia ci si prende cura delle persone care, ed Enpaia ci aiuta a compiere proprio questa missione.